Spesso mi è stato chiesto, sulla pagina Instagram di @Vivo.di.vino, come conservare il vino in casa e, in particolare, quelle bottiglie che hanno bisogno di un periodo di evoluzione maggiore. Infatti, dopo l’imbottigliamento, il vino può affinare in bottiglia ulteriormente: questa maturazione (o come la chiamo io “il riposo”) permette un’integrazione delle qualità organolettiche e spesso un miglioramento delle caratteristiche del vino stesso.
In questo articolo vi darò 3 consigli su come conservare il vino al meglio e facilitare questo processo. Prima di tutto, bisogna considerare che molto dipende dalla tipologia di vino, dal metodo di affinamento utilizzato in cantina, dal tipo di chiusura della bottiglia, e altre varianti da valutare caso per caso.
In generale, penso che i miei tre suggerimenti possano essere applicati a tutte le bottiglie che avete in casa. La mia filosofia: il vino va bevuto, se non subito comunque in breve tempo…ma esistono delle eccezioni ovviamente! 🙂
Indice dei contenuti
Conservate il vino al riparo dalla luce
L’ideale sarebbe tenere le bottiglie al buio. Infatti, la luce naturale (ma anche artificiale del lampadario) può ossidare e alterare il vino. Questo accade soprattutto se la bottiglia è bianca, mentre il vetro verde o marrone protegge maggiormente. Se ne avete la possibilità, scegliete una stanza buia o con luce soffusa, anche un armadio può andare. Oppure conservate la bottiglia in una scatola di legno o di cartone, proteggendola dalla luce.
Mantenete temperatura e umidità idonee e costanti
Temperatura idonea significa: 10-12°C per i vini bianchi e 12-15°C per i vini rossi. Se troppo bassa ostacola l’evoluzione del vino, causando la precipitazione dei tartrati (piccoli cristalli). Se troppo alta invece, può causare una maturazione precoce e una dilatazione: il vino aumenta di volume, fa saltare il tappo e fuoriesce dalla bottiglia. In caso non aveste una cantina, considerate comunque una stanza in cui mantenere tra i 10°C ed i 16°C. Anche evitare gli sbalzi di temperatura è molto importante, per cui sarebbe ottimo mantenerla costante. Ad esempio, conservare il vino in cucina non è mai una buona idea.
Umidità costante significa: tra il 60% e l’80%. Se un ambiente è troppo secco, il tappo può “asciugarsi”, facilitando l’ingresso di aria e quindi l’ossidazione del vino. Se troppo umido, si possono sviluppare muffe sui tappi a discapito della qualità del vino. Inoltre, l’umidità eccessiva può danneggiare l’etichetta, ma avvolgere la bottiglia in una pellicola può ovviare a questo problema.
Tenete le bottiglie coricate in posizione orizzontale
Riponetele in una cantinetta o un portabottiglie di legno, in posizione orizzontale. Ne trovate alcune all’interno dello Shop di Vivo di Vino:
- Armadietto portavino da 20 bottiglie
- Cantinetta da 40 bottiglie
- Portabottiglie da parete per 5 bottiglie
- Portabottiglie design da 5 bottiglie
Il vino può, così, essere sempre a contatto con il tappo di sughero, mantenendolo umido ed elastico. Inoltre, l’aria non entra ma è permessa una micro-ossigenazione che aiuta il vino nella sua maturazione. In caso di bottiglie con tappo sintetico o tappo a vite, il problema non sussiste. Se avete dei vini importanti, che hanno subito un invecchiamento prolungato, è buon uso mettere la bottiglia in verticale qualche ora prima di consumarla. Procedendo così, l’eventuale sedimento può depositarsi in fondo alla bottiglia e non finire nel bicchiere (fate attenzione al momento del servizio!).
Per concludere
Avete anche voi delle bottiglie che meritano pazienza e che non avete ancora aperto? Io sì, ve ne parlerò nel prossimo articolo, quindi STAY TUNED!! Nel frattempo spero che questo articolo su come conservare il vino vi sia stato utile.
Fatemi sapere come lo conservate voi, se avete una cantinetta in casa e soprattutto se avete degli altri suggerimenti. Sono tutta orecchie!! Commentate qui sotto oppure scrivetemi in privato QUI.
A prestissimo amici di Vivo di Vino 🙂